Via Clitunno
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Un consuntivo dal sapore amaro




E’ veramente uno schifo. Non mi viene da dire altro. I miei genitori comprarono un appartamento in una cooperativa del Consorzio a Casal Boccone, Roma.
Dopo anni di pagamenti, venne fuori che la presidentessa di tale consorzio si era mangiata i soldi. Neanche un mattone.
Terreno sequestrato, furibonde quanto inutili liti giudiziarie, poi la vendita all’asta del terreno, (ricomprato dagli stessi che lo avevano venduto, però, per poterlo così riutilizzare). Ai futuri inquilini? Un bel niente.
E la presidentessa (con la “p” minuscola, per favore) ? libera

Mia madre si ammalò per il dispiacerre, tutti i risparmi bruciati. Dopo qualche anno morì di infarto.

Mio zio, suo fratello, uomo per bene ex, direttore di banca, abitava da 45 anni nella palazzina di via Clitunno, da quando era stata costruita, Capite, più di 40 anni nella stessa casa? Bene … a 80 anni gli viene comunicato lo sfratto, dopo che aveva pensato invece di comprare l’appartamento che nessuno aveva mai minacciato di levargli, come succedeva a chi aveva la fortuna di alloggiare negli appartemtnei degli enti

Risultato? Un paio di anni di scaramucce con avvocati e ufficiale giudiziario, nonostante la sua condizione di anziano e malato, portata con la massima dignità possibile, poi la morte, cuore spaccato , anche lui…